Sigarette elettroniche: quali sono i rischi per la salute?

Sigarette elettroniche: rischi per la salute? (ph: La Legge per Tutti)

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità sono circa due milioni gli italiani che fanno uso e di sigarette elettroniche




L’ultimo allarme sui rischi per la salute delle sigarette elettroniche l’ha reso noto l'Agenzia americana per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (Cdc): è legato ad ad un ingrediente, la vitamina E acetato, aggiunta ai prodotti a base di tetraidrocannabinolo (Thc), uno dei maggiori principi attivi della cannabis. E’ stata identificata come una causa importante nelle malattie collegate all’uso delle sigarette elettroniche, che hanno fatto ammalare negli Stati Uniti 2051 persone, uccidendone una quarantina. La scoperta si è basata sull'analisi di campioni di fluidi presi dai polmoni di 29 pazienti malati, dove sono stati trovati composti della vitamina. E’ aperta l'ipotesi che altre sostanze chimiche o tossine possano causare gravi malattie respiratorie.



La sigaretta elettronica – si usa di solito l’abbreviazione e-cig - è un dispositivo che consente d’inalare vapore, in genere aromatizzato, contenente quantità variabili di nicotina. Raggiunge l'apparato respiratorio senza che ci sia combustione del tabacco. Lo svapare  consente al fumatore di tabacco d’immettere nel suo organismo la quantità di nicotina necessaria e gli dà la possibilità di fare un'esperienza che richiama quella della sigaretta. La miscela è composta da acqua, glicole propilenico, glicerolo ed altre sostanze, tra cui gli aromatizzanti e una quantità variabile di nicotina (in genere, tra 6 e 24 mg), in una miscela composta. Alcuni modelli contengono  solo un vapore aromatizzato.



Il dispositivo è stato messo a punto per la prima volta in Cina. In Occidente si è diffuso nel 2006. In base ai dati rilevati nel 2016 dall’Istituto Superiore di Sanità, circa due milioni di italiani fanno uso occasionale o regolare di sigarette elettroniche. Il fenomeno si sta diffondendo purtroppo in maniera significativa tra gli adolescenti.

Il 10 ottobre 2019, il Sistema Nazionale di Allerta Precoce (SNAP) sulle Nuove Sostanze Psicoattive (NSP) - coordinato dal Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) - ha diramato un’allerta di grado ... continua a leggere (da ore12italia.eu).


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