Malnate, il dna del cane incastrerà chi sporca


Prelevare il DNA ai cani, per identificare i padroni indisciplinati che non ne raccolgono i "bisognini". È il progetto di Malnate, comune di 17 mila abitanti a otto chilometri dal confine con la Svizzera, dove i cani censiti sono circa 1400 e una campagna di sensibilizzazione degli scorsi anni, spiega il sindaco Samuele Astuti, "ha portato qualche risultato ma non ha risolto il problema" degli escrementi sui marciapiedi e negli spazi verdi.
“Per i cittadini non ci sarà nessun aggravio”, puntualizza Astuti. “Il costo delle analisi, che si aggira attorno ai 20 euro per animale, sarà ripagato dalla società che si occupa della pulizia delle strade, che avrà meno lavoro da fare poiché ci saranno meno padroni maleducati che lasciano le deiezioni sui marciapiedi”.
Il prelievo del DNA non è ancora iniziato: “Una volta chiusi gli accordi con i laboratori per le analisi, i cittadini avranno circa sei mesi di tempo per portare il cane dai nostri veterinari e prelevare il tampone” di saliva.

La vera domanda è come, da un punto di vista giuridico, il Comune possa imporre ai proprietari la schedatura del DNA dei loro animali. La Lega Antivivisezioni sezione di Varese, che ha definito il progetto di ... continua a leggere


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